Integratori per il benessere circolatorio





La terapia sclerosante o scleroterapia è una tecnica medica utilizzata per ridurre le teleangectasie degli arti inferiori: ovvero capillari visibili sulle gambe, di colore variabile dal rosso vivo al blu/ verde scuro, che sebbene siano collegati al sistema venoso, non svolgono alcun ruolo funzionale essenziale.

La terapia sclerosante avviene mediante l’iniezione di un liquido “irritante” (in genere polidocanolo) che produce la coagulazione dei vasi trattati e il loro conseguente assorbimento.


Tra i fattori che contribuiscono allo sviluppo di teleangectasie, troviamo:



  • Ereditarietà genetica
  • Gravidanza o altri eventi che comportino delle alterazioni ormonali
  • Aumento di peso
  • Attività che comportino una prolungata stazione eretta o viceversa eccessivamente sedentaria
  • Alcuni farmaci


Le teleangectasie possono assumere aspetti diversi: ramificazioni o vasi singoli lineari, questi ultimi comuni nella cavità del ginocchio. Si presentano spesso in correlazione con le vene varicose, solitamente di colore bluastro, più grandi, più profonde. In caso di teleangectasie correlate ad un’importante insufficienza venosa, la terapia sclerosante è di sicuro insuccesso, e può essere necessario l’intervento del chirurgo vascolare.


La scleroterapia avviene senza anestesia, mediante iniezione di liquido all’interno dei vasi da trattare. Il numero di iniezioni dipende dell’estensione delle “chiazze teleangectasiche” (generalmente 2-3 iniezioni per chiazza). Ottenuto il risultato l’ago viene ritratto e viene applicata una medicazione compressiva. La durata della seduta varia da 15 a 60 minuti. E’ possibile avvertire bruciore nelle zone trattate per qualche ora. Dopo ogni seduta le teleangectasie appariranno meno visibili. Dopo il trattamento è consigliabile l'applicazione di un bendaggio elastico sulla parte sottoposta a scleroterapia o compressione mirata mediante cerotti elastici sui punti di iniezione. Normalmente sono necessarie più sedute per ottenere un buon risultato.



Con questa procedura vengono trattate solo le teleangectasie aperte e non può essere prevenuta la formazione di nuove teleangectasie in futuro.



Una importante innovazione introdotta di recente è rappresentata dalla schiuma: prodotta emulsionando il liquido sclerosante con aria. Il vantaggio della schiuma rispetto allo sclerosante liquido è quello di essere più efficace a parità di concentrazione; la schiuma iniettata nella vena tende infatti a dislocare il sangue presente all’interno e solo tardivamente a mescolarsi con questo, prolungando così il tempo di contatto dell’agente sclerosante con la parete venosa.


Un’altra importante innovazione è rappresentata dal laser (laserterapia). Per la laserterapia vengono utilizzati laser selettivi, che hanno un bersaglio ben definito a seconda della lunghezza d’onda del raggio laser, identificato per mezzo del suo colore o del suo contenuto in acqua. Ad esempio nel trattamento dei capillari rossi si utilizza un laser selettivo che esegue la sua azione quando incontra un bersaglio di colore rosso (es, laser KTP 532). Nel trattamento dei capillari degli arti inferiori la scleroterapia ed il laser non sono necessariamente alternativi, ma possono essere complementari (l'abbinamento delle due tecniche è detto sclero-laser). La scleroterapia è da privilegiarsi in presenza di vene e grossi capillari, il laser è da preferirsi nel trattamento dei capillari rossi fini. L'indicazione laser o sclerosante deve essere valutata sulla base del quadro clinico e decisa dal medico.


Sulla base dei dati disponibili nella letteratura scientifica, circa l'80% delle teleangectasie e il 75% delle microvarici trovano soluzione definitiva con la scleroterapia.



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