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Spesso definito come il "paradosso ispanico", i popoli latini (ispanici) hanno un minor rischio di mortalità rispetto ad altri gruppi etnici e alcuni ricercatori potrebbero aver scoperto il motivo.

Secondo un nuovo studio pubblicato online da Genome Biology, i Latinos in America hanno una speranza di vita di 82 anni, 3 anni in più rispetto al gruppo etnico più vicino: i caucasici.
Le donne latine inoltre invecchiano più lentamente rispetto agli uomini latini e vivono più di 2 anni in più rispetto alle donne provenienti da tutti gli altri gruppi.

La misurazione dell’età con l'orologio epigenetico

Lo studio ha approfondito il profilo biologico di: ispanici, tsimani (nativi della Bolivia), caucasici, orientali, afro-americani, e africani. Sono stati prelevati campioni biologici di 6000 individui: campioni di tessuto inclusi saliva, sangue, tessuto cerebrale e le cellule linfoblastoidi. Questi sono stati utilizzati per determinare l’"età epigenetica" delle cellule. Gli scienziati usano un biomarker chiamato "orologio epigenetico", che è il modo più preciso per misurare l'invecchiamento in tessuti umani. Lo studio ha dimostrato che gli ispanici avevano un tasso di invecchiamento più lento. 
Gli Tsimane  anche, ma a causa della loro vulnerabilità alle malattie infettive, la loro durata di vita è più breve. Gli Tsimani vivono in media solo 54 anni. 

Le cellule del sistema immunitario
 
Lo studio ha incluso i confronti delle cosiddette cellule da combattimento (CD4 / cellule T) provenienti da tutti i gruppi di persone. Ispanici e Tsimani hanno bassi livelli di cellule rispetto ai caucasici e altri gruppi etnici. Queste cellule sono di vitale importanza per il sistema immunitario, perché aiutano a combattere le malattie infettive.


L'infiammazione, malattia cronica e infezioni

L'aspettativa di vita è più alta nei latini, nonostante la predisposizione a malattie come l'ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete. Ciò si spiega col fatto che nei latini l'infiammazione e le malattie hanno un un ritmo di evoluzione più lento. Il popolo Tsimane ha una vita molto breve (54 anni in media),  tra i più bassi di qualsiasi gruppo in qualsiasi parte del mondo. La causa principale è elevata l'infiammazione, il che li rende ad alto rischio di infezione. D'altra parte, hanno livelli molto bassi di malattie croniche come il diabete e malattie cardiache.
Lo studio ha concluso che gli Tsimani invecchiano lentamente, ma soccombono alle malattie infettive dovute a carenze del sistema immunitario.


Sebbene non si tratti di uno studio definitivo sull’invecchiamento biologico negli esseri umani, i risultati giustificano ulteriori ricerche per risolvere alcuni dei paradossi sorprendenti, come i rapporti tra lunga vita, infiammazione e malattie, e basso numero di cellule del sistema immunitario. Gli scienziati credono sia utile analizzare meglio il segreto biologico che dà ai latini un vantaggio in termini di longevità, nella speranza di migliorare la durata e la qualità di vita per tutti.
 
Fonte: Worldhealth