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DEFINIZIONE DI DIABETE:
 
La parola Diabete deriva dal greco διαβαßνειν, che significa “passare attraverso” e identifica alcune malattie caratterizzate da poliuria (abbondante produzione di urina) e polidipsia (abbondante ingestione di acqua).
 
Il diabete è un'alterazione metabolica conseguente ad un calo di attività dell'ormone insulina. In particolare, il diabete può essere dovuto ad una ridotta disponibilità di questo ormone, ad un impedimento alla sua normale azione oppure ad una combinazione di entrambi fattori.  

Una caratteristica sempre presente nel diabete mellito è l'iperglicemia, alla quale con il passare del tempo, tendono ad associarsi alcune  complicanze dei vasi sanguigni: la  macroangiopatia (ossia un'aterosclerosi particolarmente grave e precoce), che non è però specifica della malattia diabetica,  e  la  microangiopatia (ossia  alterazioni della circolazione dei piccoli vasi arteriosi che si  rendono  particolarmente  manifeste nella retina, nel rene e nel nervo), che è invece specifica della patologia.

  

DIABETE MELLITO:

Il Diabete Mellito o DM comprende un gruppo di disturbi metabolici accomunati dal fatto di presentare una persistente instabilità del livello glicemico del sangue, passando da condizioni di iperglicemia più frequente, a condizioni di ipoglicemia. Sebbene il termine diabete si riferisca nella pratica comune alla sola condizione di diabete mellito (chiamato così dagli antichi greci per la presenza di urine dolci), esiste un'altra condizione patologica detta diabete insipido. Tali malattie sono accomunate dal solo fatto di presentare abbondanti quantità di urine, non presentando infatti cause, né altri sintomi, comuni.    



DIABETE INSIPIDO:

Il diabete insipido è una rara sindrome caratterizzata dalla cospicua emissione di urina, accompagnata da un'insaziabile sete con preferenza per le bevande fredde. E' dovuto ad una mancata o insufficiente secrezione dell'ormone antidiuretico (ADH o vasopressina) da parte dell'ipotalamo e dell'ipofisi posteriore, o dalla sua mancata attività a livello renale      



CURIOSITA’ RELATIVE AL DIABETE:

Il primo scritto relativo al diabete è datato 1500 a.C., su un papiro egiziano di Ebers.

Fu Areteo di Cappadocia nel 100 d.C. circa a descrivere i particolari della patologia.

La prima divisione per quanto riguarda i due tipi principali di diabete (il tipo 1 e il tipo 2) è stata eseguita da Avicenna (980-1037) intorno all'anno 1000.

Nel Medioevo in tutta Europa i medici facevano diagnosi di DM assaggiando letteralmente le urine dei pazienti, questa pratica può essere ancora apprezzata in una grande varietà di opere d'arte del periodo Gotico.

  
    


DIFFUSIONE DEL DIABETE:
   
Il diabete mellito è una malattia comune. Negli USA vengono  segnalati  ogni  anno  circa  200.000  nuovi  casi di  diabete  mellito  e  la  percentuale  della  popolazione mondiale affetta dalla malattia viene stimata intorno al 5%, con una lieve maggiore prevalenza nel sesso femminile (circa il 25% in più rispetto ai maschi). La prevalenza del diabete mellito in Italia è del 3%. Essa aumenta con l'età oscillando dallo 0,5% nelle fasce di età inferiore a 30 anni sino al 10% ed oltre al di sopra dei 65 anni.     



FORME DI DIABETE:

La classificazione delle forme di diabete attualmente riconosciuta a livello internazionale lo divide in:

Diabete di tipo 1 , rappresentato per la quasi totalità dalla forma immunomediata (cioè mediata da una disregolazione del sistema immunitario del soggetto),

Diabete di tipo 2, dovuto invece ad un deficit di secrezione dell'insulina da parte delle cellule del pancreas od alla condizione di resistenza dei tessuti all'azione della stessa insulina.  Circa il 90% della popolazione diabetica è affetta da diabete tipo 2, mentre solo una minoranza è affetta da diabete tipo 1.


Diabete di 1



Caratterizzato dalla distruzione delle cellule B pancreatiche, (linfociti CD4+ e CD8+ e infiltrazione dei macrofagi nelle isole pancreatiche), comportando solitamente l'associazione alla insulino deficienza.



Esistono due sottoforme:
  • Tipo 1A (immunomediato)


  • Tipo 1B (idiopatico), senza che l'eziologia sia nota, colpisce maggiormente giovani africani e asiatici di età inferiore rispetto all'altra forma.


Comprende solo il 5-10% di tutte le forme


Riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La velocità di distruzione delle ß-cellule è, comunque, piuttosto variabile, per cui l’insorgenza della malattia può avvenire rapidamente in alcune persone, solitamente nei bambini e negli adolescenti, e più lentamente negli adulti (in questi rari casi si parla di una forma particolare, detta LADA: Late Autommune Diabetes in Adults).

La causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina, detti ICA, GAD, IA-2, IA-2ß. Questo danno, che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina, potrebbe essere legato a fattori ambientali (tra i quali, sono stati chiamati in causa fattori dietetici) oppure a fattori genetici, individuati in una generica predisposizione a reagire contro fenomeni esterni, tra cui virus e batteri. Quest’ultima ipotesi si basa su studi condotti nei gemelli monozigoti (identici) che hanno permesso di dimostrare che il rischio che entrambi sviluppino diabete tipo 1 è del 30-40%, mentre scende al 5-10% nei fratelli non gemelli e del 2-5% nei figli. Si potrebbe, quindi, trasmettere una “predisposizione alla malattia” attraverso la trasmissione di geni che interessano la risposta immunitaria e che, in corso di una banale risposta del sistema immunitario a comuni agenti infettivi, causano una reazione anche verso le ß cellule del pancreas, con la produzione di anticorpi diretti contro di esse (auto-anticorpi). Questa alterata risposta immunitaria causa una progressiva distruzione delle cellule ß, per cui l'insulina non può più essere prodotta e si scatena così la malattia diabetica.

 

 

Diabete di tipo 2



A patogenesi non immunitaria. È correlato alla presenza di geni in prossimità del sito HLA sul cromosoma 6. È detto anche non chetosico.
Ha basi genetiche più salde della prima forma, sebbene la modalità di trasmissione non sia nota.


Comprende quasi la totalità dei casi, il 90-95% di tutte le forme.    



FATTORI DI RISCHIO:

Tra i fattori di rischio si riscontrano:

  • Obesità
  • Inattività fisica.
  • Ipertensione (PAS maggiore o uguale a 140 mmHg eo PAD maggiore o uguale a 90mmHg)
  • Colesterolo HDL (minore o uguale a 35 mg/dl)
  • Trigliceridi (maggiori o uguali a 250 mg/dl)


Anche l'età favorisce la comparsa del diabete, poiché essa si accompagna ad una riduzione fisiologica della sensibilità dei tessuti periferici all'insulina.  



SINTOMI DEL DIABETE:

Fra i sintomi si riscontrano:

  • Iperglicemia
  • Dispepsia
  • Poliuria
  • Polidipsia (secondaria alla poliuria)
  • Polifagia paradossa (il paziente mangia molto ma dimagrisce), spesso il sintomo di esordio è costituito dalla chetoacidosi diabetica, presente soprattutto nella forma di tipo1
  • Perdita di peso
  • Nausea
  • Vomito
  • Senso di fatica, irritabilità.
  • Astenia
  • Cefalea
  • Parestesie
  • Ulcere cutanee
  • Necrobiosis lipodica diabeticorum
  • Acantosi nigricans
  • Xerodermia
  • Prurito
  • Xantelasmi e Xantomi


La forma 2 sovente è asintomatica.  

Come prevenire il Diabete  


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