Smettere di fumare con Paipo




Quando accendete la prima sigaretta? appena alzati dal letto? durante la mattina? dopo pranzo?


E’ la domanda chiave del questionario di Fagerstrom, usato per stabilire il grado di dipendenza nicotinica nei fumatori. Coloro che cominciano a fumare appena svegli accusano una forte dipendenza nicotinica. Sono individui che hanno sviluppato dipendenza dall’alcaloide contenuto nel tabacco e sentono il bisogno di mantenere stabile il livello di nicotina del sangue. «Dato che nel corso del riposo notturno la nicotina viene progressivamente eliminata dall’organismo, al mattino il fumatore si sveglia in uno stato di astinenza, e cerca subito le sigarette», spiega il Prof. Riccardo Polosa, responsabile del Centro Antifumo dell’Università di Catania e Presidente della Lega Italiana AntiFumo (LIAF).


La nicotina ha la caratteristica di sviluppare dipendenza nella maggioranza dei consumatori: agisce a livello cerebrale innescando in diverse parti del cervello vari circuiti neuronali che portano alla liberazione di diversi neurotrasmettitori; tra questi la noradrenalina, legata ai meccanismi dell’attenzione, e la dopamina, che ha un importante ruolo fisiologico legato al soddisfacimento di appetiti fondamentali come la fame, la sete o il desiderio sessuale. Si tratta di un meccanismo che la nicotina ha in comune con altre sostanze psicoattive, e che ne spiega le attrattive.
“La nicotina stimola l’attenzione e la concentrazione, distende, allevia l’ansia e l’umore depresso, ha un effetto anoressizzante” precisa ancora il Prof. Polosa.
La dipendenza ha comunque una solida base fisiologica: quando la nicotina viene a mancare si manifesta uno stato di astinenza contraddistinto da tensione, irritabilità, insonnia, cefalea, astenia e vertigini. L’abitudine di cui la maggior parte dei fumatori fatica a liberarsi è però qualcosa di più complesso in quanto non è facile distinguere tra dipendenza da nicotina e dipendenza da sigaretta.


Il che non significa che non si possa rinunciare senza sforzo alle sigarette. Anzi, si deve smettere di fumare!


La maggior parte dei danni imputati al fumo di sigaretta non deriva dal principio attivo, la nicotina, ma dalle altre sostanze, oltre 4000, prodotte dalla combustione del tabacco e responsabili di varie patologie tra le quali spicca, per gravità e frequenza, il tumore al polmone.


Fonte Lega Italiana AntiFumo (LIAF).