Integratori di Vitamine

 



Numerosi sono i fattori che concorrono a  un buon stato di salute: tra questi, una corretta alimentazione, la pratica di attività fisica regolare, uno stile di vita corretto (dormire un numero sufficiente di ore, non fumare, non abusare di alcool, evitare stress, limitare inquinamento e sostanze inquinanti...) e una valida integrazione.

Nonostante questa consapevolezza sempre più difusa tra la popolazione, in Europa un quarto dei pazienti ricoverati in ospedale risulta malnutrito. Dato che stupisce soprattutto se riferito a paesi occidentali che considerano la malnutrizione un problema dei paesi i in via di sviluppo.
 
Indubbiamente la crisi economica ha spinto i consumatori a rivedere i propri acquisti alimentari e le istituzioni ad intervenire sulla spesa pubblica, inclusa quella sanitaria. Ma l’alimentazione svolge una importante funzione nel mantenimento della salute o nel suo ripristino e, come tale, non possono essere ignorate le ripercussioni economiche positive sull'individuo e sulla società. Ciò dovrebbe suggerire a medici e operatori del settore una diversa attitudine.

In un recente studio presentato lo scorso 14 luglio in occasione dell’Health Economics Congress di Milano (12-15 luglio 2015) i ricercatori sono giunti alla conclusione che dare ai pazienti supplementi nutrizionali incida positivamente sui costi del sistema sanitario; il risparmio quantificato si aggira intorno al 12% dei costi delle cure ospedaliere, pari a 170 miliardi di euro all’anno solo in Europa.
Gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo importante ed essere impiegati nei percorsi di cura, in caso di carenze nutrizionali o mutati bisogni della persona (es. in gravidanza, allattamento, menopausa o nelle persone anziane), così come nella prevenzione, per il mantenimento di una buona condizione di salute.


Fonte: Federsalus
 

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