Integratori di Vitamina D


Integratori di Vitamine  

 

Una scarsa presenza di vitamina D nel corpo potrebbe aumentare significativamente il rischio di contrarre una o più malattie che riducono l’aspettativa di vita. Alcuni ricercatori americani hanno recentemente pubblicato dei risultati preoccupanti ottenuti da uno studio sulla vitamina D e la mortalità.

 

I ricercatori della University of Kansas dichiarano all’interno dell’American Journal of Cardiology che l’assunzione di integratori di vitamina D può ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete e può aumentare l’aspettativa di vita.

La ricerca mostra che, rispetto alle persone con livelli soddisfacenti di vitamina D, le persone con bassi livelli di vitamina D hanno il 164% di possibilità in più di morire per ipertensione, coronaropatia o diabete.

Inoltre, lo studio mostra un aumento della sopravvivenza del 61% tra coloro che presentano i livelli di vitamina D più alti. Alla ricerca hanno partecipato circa 11000 tra uomini e donne con un’età media di 58 anni.

 

Oltre a provare l’effetto di allungamento della vita della vitamina D, la ricerca ha mostrato che il 70% dei partecipanti avevano livelli di vitamina D inferiori al livello ottimale. Simili conclusioni erano state recentemente riportate da un gruppo di ricercatori europei che aveva scoperto che circa i 2/3 degli europei avevano livelli insufficienti di vitamina D, incluse le persone residenti nelle regioni soleggiate dell’Europa. Secondo gli esperti, i livelli di vitamina D al di sotto dei 30 ng/ml sono motivo di preoccupazione.

 

Necessità di nuove linee guida



I ricercatori americani del recente studio riportano anche che le loro osservazioni potrebbero indurre in futuro una necessità di nuove linee guida per la vitamina D. Studi precedenti sugli integratori di vitamina D hanno adottato dosi giornaliere di circa 400-800 IU (o corrispondenti a 10-20 microgrammi).

 

Fonte: American Journal of Cardiology (109);3:359-363

 

La sostanza nutritiva trascurata

Non molti anni fa i dottori ed i nutrizionisti mettevano in guardia le persone da un’eccessiva assunzione di vitamina D, identificandola come la causa di effetti collaterali. Recentemente la scienza ha dimostrato l’esatto contrario. Secondo diverse ricerche, la maggior parte della popolazione (incluse le persone sane) presenta livelli insufficienti di vitamina D. Inoltre, sembra che, rispetto a quanto consigliato in precedenza, non vi siano rischi nell’assunzione di quantità più elevate di questa sostanza nutritiva. Oggi è risaputo che la vitamina D aiuta a prevenire l’osteoporosi, la sclerosi, le malattie cardiovascolari, il diabete ed anche il cancro. Le migliori fonti di vitamina D sono il sole ed i pesci azzurri. Nel Nord Europa l’esposizione al sole non è sufficiente per raggiungere i livelli di vitamina D desiderati. Tuttavia, con un integratore come D-Pearls, che fornisce in ogni capsula 10 microgrammi di vitamina D biologicamente attiva, è possibile potenziare i livelli della sostanza nutritiva nel sangue.  


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