Prodotti a base di riso rosso  

Prodotti per il sistema cardiovascolare




Il riso rosso viene ottenuto mediante la fermentazione del riso comune (Oryza sativa) con Monascus purpureus, un lievito i cui pigmenti conferiscono ai chicchi di riso il tipico colore rosso. Durante la fermentazione questo micete produce numerose sostanze, le monacoline, tra le quali spicca per importanza la monacolina K. La struttura chimica e l’azione farmacologica della monacolina K sono identiche a quelle della lovastatina, nota molecola utilizzata per la sua attività ipocolesterolemizzante. Infatti la monacolina K, come la lovastatina, inibisce l’attività dell’enzima HMG-CoA reduttasi e di conseguenza la sintesi di colesterolo nell’organismo.

 
Riduzione eventi cardiovascolari e dislipidemia
 
In un recente studio in doppio cieco è stata comparata versus placebo la somministrazione di 10 mg di monacolina in 25 soggetti con ipercolesterolemia leggera per 4 settimane. I partecipanti che avevano assunto monacolina hanno mostrato risultati favorevoli in termini di colesterolo totale (-12%), colesterolo LDL (-21.99%), colesterolo non-LDL (colesterolo totale – colesterolo HDL) (-14.67%), metalloproteasi di matrice 9 (-27.19%) e proteina C-reattiva a elevata sensibilità (hs-CRP) (-23.77%). In una rassegna di 22 studi, per un totale di 6520 partecipanti, il riso rosso ha mostrato benefici significativi in tutte le cause di morte, morte per coronaropatia, infarto del miocardio e rivascolarizzazione rispetto al placebo. Riduzioni importanti sono state riportate in colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo LDL, con l’aumento di quello HDL. In uno studio in doppio cieco (Verhoeven et al., 2013), 52 medici e rispettivi coniugi con colesterolo superiore a 200 mg/dL hanno assunto 5 mg 2 volte/ die di monacolina K per 8 settimane, al termine delle quali il colesterolo LDL è diminuito del 22% e quello totale del 15%. Lu et al. (2008) hanno analizzato i dati di uno studio in doppio cieco prospettico randomizzato di 4.5 anni, per verificare gli effetti del riso rosso (300 mg/die) nella riduzione degli eventi cardiovascolari in 5.000 soggetti in fase post-infarto del miocardio da almeno 60 mesi. I livelli del colesterolo totale sono declinati del 13% dalla baseline e quelli LDL del 20%. La riduzione degli eventi cardiovascolari totali (infarto del miocardio o morte cardiaca in generale) è stata impressionante: 45% degli eventi coronarici maggiori, 62% nell’incidenza dell’infarto del miocardio non fatale e 32% negli eventi coronarici fatali. Lin et al. (2005) hanno valutato l’effetto ipolipemizzante e la sicurezza del riso rosso in uno studio randomizzato doppio cieco placebo controllo in 79 pz 23-65enni con iperlipidemia. I partecipanti hanno ricevuto 600 mg 2 volte/die o un placebo per 8 settimane. Al termine dello studio la terapia con riso rosso ha ridotto colesterolo LDL del 27.7%, colesterolo totale del 21%, trigliceridi del 15.8% e apolipoproteina B del 26%. Gheith e colleghi hanno comparato l’efficacia e la sicurezza della somministrazione di riso rosso in uno studio su 72 pz. con dislipidemia nefrosica. Divisi in 3 gruppi 20 partecipanti hanno assunto riso rosso (600 mg 2 volte/die), 30 fluvastatina (20 mg/die) e 22 nessuna terapia. I livelli medi di colesterolo totale nel gruppo della fluvastatina sono stati rispettivamente di 436, 333, 313 e 302 mg/dL di baseline a 3 mesi, 6 mesi e 1 anno. Simili riduzioni sono state osservate nel gruppo del riso rosso: 457 mg/dL di base, 408 a 3 mesi, 283 a 6 mesi e 303 dopo 1 anno. In ambedue i gruppi è stata osservata la diminuzione della proteinuria (fluvastatina 8.3 g/die di baseline v. 2.4 g/die a 1 anno; riso rosso 8.6 g/die di baseline v. 3.2 g/die a 1 anno), ma non nel gruppo di controllo.
 
Intolleranza alle statine
 
Nella loro rassegna di studi su 1.400 pz, Venero et al. hanno identificato 25 soggetti intolleranti alle statine, ai quali hanno somministrato 1200 mg/die di riso rosso all’ora di coricarsi, per 4 o più settimane. Colesterolo totale e LDL sono diminuiti di 37 e 35 mg/dL in un periodo medio di 74 giorni. Dei 17 pazienti 15 hanno tollerato bene il riso rosso. Halbert et al. hanno somministrato 2.400 mg 2 volte/ die di riso rosso o 20 mg di pravastatina per 12 settimane a 43 pazienti con mialgia statino-correlata. Non vi sono state diversità significative in colesterolo totale, LDL, HDL o trigliceridi. 1 su 21 pz che avevano assunto riso rosso e 2 di 22 della pravastatina hanno interrotto la terapia per mialgia. Anche Becher et al. (2009) suggeriscono che il riso rosso (1800 mg 2 volte/die) possa essere una valida opzione per il trattamento dell’iperlipidemia in pz che non tollerano le statine.
 
Utile in caso di
 
• IPERCOLESTEROLEMIA
• INTOLLERANZA ALLE STATINE
• IPERTRIGLICERIDEMIA
• PROTEZIONE CARDIOVASCOLARE
 
 
BIBLIOGRAFIA:
 
• Cicero AF, Derosa G, Parini A, Maffioli P, D’Addato S, Reggi A, Giovannini M, Borghi C. Red yeast rice improves lipid pattern, highsensitivity C-reactive protein, and vascular remodeling parameters in moderately hypercholesterolemic Italian subjects. Nutr Res. 2013 Aug;33(8):622-8.
• Ong HT, Cheah JS. Statin alternatives or just placebo: an objective review of omega-3, red yeast rice and garlic in cardiovascular therapeutics. Chin Med J (Engl). 2008 Aug 20;121(16):1588-94. # 0374 3% Monacolina K con Coenzima Q10 Riso Rosso