Test Genetici
 

Test Ormonali

Il nostro organismo è costituito da una combinazione di geni cosidetti “buoni e cattivi,” ma nessun messaggio genetico è scolpito sulla pietra! In molti casi è possibile modificare  a nostro vantaggio questi input ereditari  attraverso delle scelte nutrizionali intelligenti, interagendo con il nostro destino genetico.

In campo medico, le nuove conoscenze sul Genoma Umano hanno permesso il consolidarsi di una nuova dimensione molecolare della medicina, in particolare di un settore definito come “Medicina Personalizzata” ovvero una medicina, che basandosi sulle informazioni ricavabili dalla costituzione genetica di un individuo, possa anticipare una stima del rischio di quest’ultimo di sviluppare una determinata patologia durante il corso della vita.

Ciascuno dei nostri geni possiede circa 10 SNPS nel suo «codice» rispetto al «gene standard», le varianti che ne conseguono vengono detti  «alleli». Ovvio che, vista la relativa alta frequenza con cui tali mutazioni ricorrono nel genoma, non tutti i polimorfismi causano gravi implicazioni per la salute, la maggior parte di essi esibisce invece solo un lieve effetto sulla funzionalità della proteina per cui codifica. Le differenze individuali che ne risultano possono spiegare perché non tutti reagiamo in modo identico alle varie sollecitazioni.  L’interesse per la componente genetica della suscettibilità a malattie complesse sta quindi assumendo sempre più importanza nella medicina moderna, in quanto si sta mettendo in evidenza il ruolo di alcuni polimorfismi genetici relativamente comuni, ma che se associati tra loro e combinati con specifiche componenti ambientali, possono elevare notevolmente il rischio di sviluppare patologie diffuse nella società industriale.
La più importante conseguenza di questi progressi è la possibilità di prevenire le malattie sulla base di test predittivi e informativi intervenendo con terapie adeguate e tempestive e per la maggior parte dei casi risolutive.

UNA DIAGNOSI PRECOCE E TEMPESTIVA PUO’ EVITARE SERIE  COMPLICAZIONI E PATOLOGIE DEGENERATIVE.

I test di screening proposti riguardo la suscettibilità' genetica hanno perciò come funzione :

- identificare i fattori di rischio
- mirare alla prevenzione precoce
- evitare o limitare la patologia

In definitiva,  sebbene la predisposizione genetica individuale sia immutabile, sotto il profilo ambientale, in relazione cioè' allo stile di vita dell'individuo,alla sua alimentazione sarà possibile agire su tale costituzione evitando completamente, ritardando o limitando l’espressione della patologia.

Attraverso il test, due saranno i passaggi fondamentali :

- la Refertazione (definisce il fattore di rischio genetico)
- il Trattamento Personalizzato (agisce sui fattori ambientali)




CHE COSA SONO I POLIMORFISMI (SNPs)?


Gli SNPs  sono variazioni lievi nell’assetto genetico individuale associate alla maggior parte delle patologie.

Lo studio dei polimorfismi, ad oggi, grazie anche all’introduzione di nuove tecnologie di analisi genetica a costi contenuti e di affidabilità e sensibilità elevate, si sono accumulate sufficienti evidenze sperimentali per considerare il loro ruolo nell’indurre la suscettibilità delle risposte dell’organismo nei confronti degli stimoli interni (endogeni) ed esterni (esogeni), in termini di stima probabilistica dell’aumento del rischio rispetto alla popolazione generale.

Gli snps possono influenzare la probabilità di condizionare le risposte dell’organismo in diversi modi, alterando ad esempio l’espressione dei geni e quindi causando, a seconda dei casi, una maggiore o una minore quantità di una determinata proteina rispetto alla norma; oppure possono alterare l’efficienza delle proteine che vengono prodotte, provocando la produzione di proteine che funzionano male o più instabili

Questi polimorfismi sono variazioni dei nostri fattori ereditari che si sono sviluppati naturalmente nel corso dell’evoluzione. Non sono in grado di predire esattamente il momento in cui si sviluppa un disturbo della salute, comunque possono predire il rischio individuale di sviluppare tale disturbo. Se il rischio è noto, molto si può  per prevenirne le conseguenze: la parola chiave è PREVENZIONE. Per ciascuna malattia il momento in cui si interviene è cruciale. Sempre “ prevenire è meglio che curare!” Se il profilo genetico di una persona viene analizzato a tal fine con un certo anticipo, le contromisure avranno  una maggiore possibilità di successo.

Leggendo i risultati dei test genetici, bisogna quindi chiarire che la positività per un test indica solo la predisposizione genetica ad una minor o maggior efficacia nella produzione e attivazione di questi meccanismi “costituzionali”, che può comportare un aumento del rischio rispetto alla media della popolazione generale. Nello stesso modo, i test genetici non predicono la presenza di una malattia, così come la ricerca genetica non ha ancora identificato ogni tratto genetico che contribuisce allo sviluppo di una patologia, tanto più che lo sviluppo di una patologia cronica è sotteso alla presenza di più alterazioni genetiche che agiscono di concerto. L’identificazione e la comprensione delle differenze individuali nell’espressione del gene in risposta alla dieta possono condurre a prodotti alimentari, cosmetici, dietoterapie e supplementi nutrizionali fatti su misura per le necessità dell’individuo.  



   

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