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Il peeling chimico (da to peel, "spellare") è una tecnica di medicina estetica per migliorare l'aspetto della cute, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale. Il peeling chimico consiste nell'applicazione di uno o più agenti chimici sulla cute per un periodo sufficiente ad interagire con gli strati cellulari, provocando un danneggiamento selettivo della cute: in questo modo di provoca l’esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle.

Il peeling chimico agisce sulla pelle del viso mediante vari meccanismi:

Stimola la rigenerazione cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente.
Elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche normali.
Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene ed elastina



Secondo la classificazione di Rubin i peeling chimici si suddividono in:


  • molto superficiali (assottigliamento o rimozione dello strato corneo)
  • superficiali (necrosi di una parte o di tutta l'epidermide fino allo strato basale)
  • medi (necrosi dell'epidermide e di una parte o di tutto il derma papillare)
  • profondi (necrosi dell'epidermide fino al derma reticolare)


La profondità del peeling dipende da differenti fattori:


  • La sostanza utilizzata
  • La concentrazione della sostanza utilizzata
  • Il numero dei passaggi con la sostanza prescelta sulla zona di pelle
  • La tecnica di applicazione
  • La zona di cute trattata
  • Il tempo di posa dell'agente chimico prescelto sulla pelle
  • La preparazione della pelle nella fase pre-trattamento
  • Il tipo di pelle



Gli agenti chimici più utilizzati nei peeling chimici sono:

  • acido glicolico
  • acido mandelico
  • acido piruvico
  • acido salicilico
  • acido tricloroacetico
  • fenolo
  • resorcinolo


Le principali indicazioni al trattamento con peeling chimici sono:


  • invecchiamento cutaneo
  • discromie
  • acne in fase attiva o cicatriziale
  • acne rosacea
  • iperseborrea


Il tempo di guarigione post peeling è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling. Tra le conseguenze del peeling chimico: rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10 giorni. Il peeling chimico, se eseguito da medici professionisti, non comporta rischi. Sono rari i casi di infezioni o esiti cicatriziali.

Al fine di ottimizzare il risultato, è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico sia nella fase preliminare, di preparazione al peeling sia in quella successiva al trattamento.

 

Pre peeeling

 

Per la preparazione della pelle si consiglia, nelle due settimane precedenti il peeling, l'uso di formulazioni domiciliari contenenti alfa - idrossi - acidi, allo scopo di ottenere un risultato più evidente e una più rapida riepitelizzazione. Tale più rapida riepitelizzazione diminuisce il rischio di infezioni e complicanze. L'uso di cosmetici contenenti acido glicolico assicura allo stesso modo una più veloce guarigione della pelle, riducendo l'incidenza di iperpigmentazioni post-infiammatorie. Anche l'uso di sostanze depigmentanti (idrochinone, acido cogico, acido azelaico) può essere consigliabile per prevenire ed attenuare la comparsa di iperpigmentazioni post-infiammatorie.


Post peeling


La pelle deve essere detersa con un detergente delicato, risciacquata con cura ed estrema delicatezza. E' necessario asciugare la cute evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione per non provocare l'esfoliazione precoce. Mantenere la cute costantemente protetta con un prodotto emolliente. Ma soprattutto, evitare in maniera assoluta esposizioni al sole o a lampade UVA – UVB per almeno due mesi dopo l'applicazione del peeling.