Integratori contro il Colesterolo




Definizione e curiosità


Il colesterolo è uno steroide, cioè una molecola lipidica costituita da quattro anelli policicloalifatici (condensati tra loro in formazione trans) e una coda alifatica, oltre ad eventuali gruppi funzionali. La struttura policiclica di base prende il nome di Ciclopentanoperidrofenantrene.

La parola colesterolo proviene dal greco chole (bile) e stereos (solido), ed è stata utilizzata per la prima volta nel 1894. È di colore bianco ed ha una consistenza simile a quella della cera. La sua presenza era già stata riscontrata nei calcoli della cistifellea nel 1784, ma solo nel 1975 il premio Nobel John W. Cornforth ha precisato l'orientamento spaziale degli atomi di idrogeno sulla molecola. Il colesterolo è indispensabile per la vita animale. Le piante contengono colesterolo solo in lievi tracce e altre sostanze lipidiche strutturalmente simili (fitosterine o fitosteroli).

L'uomo produce per biosintesi autonoma la maggior parte del colesterolo necessario, negli adulti tra 1 e 2 grammi al giorno. Solo una piccola parte (in media 0,1 fino 0,3, massimo 0,5 grammi) viene assunta con l'alimentazione: la maggior parte del metabolismo del colesterolo avviene nel fegato. Il contenuto di colesterolo nell'organismo umano è di circa 150 grammi.


Tipi di colesterolocolesterolo-vena.gif


Il colesterolo totale si divide in colesterolo VLDL (a bassissima densità), LDL (a bassa densità) e HDL (ad alta densità).

Le lipoproteine a bassa densità (LDL) veicolano tra il 60% e l'80% del colesterolo sierico. Presentando molta affinità con le cellule dell'endotelio delle arterie, liberano il colesterolo sulla parete dei vasi (costituisce la placca ateromatosa nell'aterosclerosi); viceversa le lipoproteine ad alta densità (HDL) svolgono la funzione opposta, rimuovendo il colesterolo dalle arterie e riportandolo al fegato. Incerto è invece il significato del colesterolo presente nelle lipoproteine VLDL.

LDL è più comunemente identificato come colesterolo cattivo; HDL come colesterolo buono.

 

Rischio cardiovascolare

 

Il rischio cardiovascolare è la probabilità teorica di subire una malattia correlata all'aterosclerosi, come l'angina pectoris, l'infarto miocardico, l'ictus o la claudicatio intermittens. Queste malattie, nell'insieme, rappresentano la principale causa di morte nel nostro paese e nel resto del mondo industrializzato.


Su raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), da alcuni anni nelle analisi del colesterolo si distingue:

  1. colesterolemia totale, che deve essere inferiore a 200
  2. rapporto colesterolo totale/HDL, non superiore a 5 per gli uomini e a 4,5 per le donne

 

In particolare, è necessario valutare l'indice di rischio cardiovascolare: il rapporto fra colesterolo totale e colesterolo buono HDL; tale indice per un soggetto sano deve essere inferiore a 5 per l'uomo e a 4,5 per la donna. Un soggetto con colesterolo totale a 250 e colesterolo buono a 85 ha un indice di rischio a 2,94 ed è in una condizione decisamente migliore di chi ha il colesterolo totale a 200 e quello buono a 40, dove l'indice di rischio vale 5.

L'importante è capire che il valore del colesterolo totale ha meno rilevanza e ciò che più conta è l'indice di rischio!

 

In ogni soggetto il meccanismo LDL-HDL dovrebbe assicurare che le arterie restino pulite.
Nella valutazione del rischio cardiovascolare contano, oltre al colesterolo, anche altri fattori di rischio come il fumo, l'ipertensione, il sovrappeso, la sedentarietà. La formazione della placca inizia infatti con un processo infiammatorio sulla parete interna delle arterie (endotelio), che richiama i linfociti, che a loro volta fissano colesterolo, calcio e altre sostanze e formano la placca.



Come abbassare l'indice di rischio cardiovascolare


Il primo e fondamentale approccio correttivo per abbassare l'indice di rischio è quello igienico-dietetico. Per questo, l'adozione di una dieta sana ed equilibrata, unitamente all'astensione dal fumo di sigaretta e alla pratica di regolare attività fisica, dev'essere considerata fondamentale.

Integratori e farmaci in grado di abbassare il colesterolo, non devono sostituirsi, ma associarsi, ad uno stile di vita appropriato. In questo modo, infatti, si potrà sfruttare l'azione sinergica dei due interventi.




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