Integratori che favoriscono la memoria




La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni. Le fasi principali dell’attività della memoria sono:


  • La codifica, l'elaborazione delle informazioni ricevute.
  • L'immagazzinamento, la creazione di registrazioni permanenti delle informazioni codificate.
  • Il richiamo, il recupero delle informazioni immagazzinate, in risposta a qualche stimolo


Si possono classificare diversi tipi di memoria in base ad almeno due criteri:


  • La durata del ricordo.
  • Il tipo di informazioni memorizzate.
 


1) Classificazione per durata del ricordo

La classificazione della memoria in base alla durata del ricordo identifica i seguenti tipi di memoria: la memoria sensoriale, la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Si parla di memoria sensoriale in presenza di un processo in grado di memorizzare informazioni sensoriali (uditive, visive, tattili, olfattive, gustative) per la durata di pochi secondi o millisecondi.

Alcune delle informazioni contenute nella memoria sensoriale possono passare nella memoria a breve termine, che può conservarle fino a pochi minuti. Alcune delle informazioni contenute nella memoria a breve termine possono passare nella memoria a lungo termine, che può conservarle per giorni o tutta la vita.
Per esempio, se ascoltiamo un numero a caso di sette cifre in una lingua a noi completamente incomprensibile, siamo in grado di ripeterlo solo immediatamente dopo averlo ascoltato (memoria sensoriale). Se, invece, il numero è pronunciato nella nostra lingua, i suoni vengono codificati in simboli che è possibile ricordare per alcune decine di secondi (memoria a breve termine). D'altra parte, conosciamo il nostro numero di telefono perché l'abbiamo ripetuto numerose volte (memoria a lungo termine).


La teoria prevalente sostiene che la memoria sensoriale e la memoria a breve termine si realizzino tramite modifiche transitorie nella comunicazione neuronale, mentre la memoria a lungo termine si realizzi tramite modifiche più stabili nella struttura neuronale.



2) Classificazione per tipo di informazione

La memoria a lungo termine può essere suddivisa in:

  • Memoria dichiarativa (o esplicita), riguarda le informazioni comunicabili, che vengono richiamate consciamente.


  • Memoria procedurale (o implicita), riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici.


La memoria dichiarativa può essere ulteriormente suddivisa in memoria episodica, che riguarda le informazioni specifiche a un contesto particolare, come un momento e un luogo, e memoria semantica, che riguarda idee e affermazioni indipendenti da uno specifico episodio. La memoria autobiografica è un caso particolare di memoria episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto stesso.

La memoria procedurale riguarda invece soprattutto le abilità motorie e fonetiche, che vengono apprese con l’esercizio e utilizzate senza controllo volontario.

Nei due tipi di memoria sono implicate aree cerebrali diverse. Mentre la memoria dichiarativa si situa principalmente nella corteccia cerebrale, nella memoria procedurale sono implicate le strutture sottocorticali.



Perdita della memoria con l’invecchiamento?

La memoria è un elemento di criticità nel processo di invecchiamento: rappresenta una parte debole dell’organismo, sottoposta al rischio di indebolimento.


La perdita di neuroni (cellule nervose) è un fatto normale che avviene durante tutta la vita e in età anziana avviene in maniera accelerata. Fra i 30 e i 75 anni di età, il peso del cervello diminuisce del 10% circa, mentre intorno ai 75 anni si arriva anche al 20%. A 70 anni una persona perde quotidianamente circa 100.000 neuroni.


Molte altre condizioni possono provocare disturbi della memoria: ipertensione, diabete, disordini della tiroide, carenze alimentari (in particolare quelle associate all'abuso di alcool), esposizione regolare a tossine come i pesticidi in agricoltura o il piombo nella pittura. Anche l'uso inappropriato di farmaci, in particolare ansiolitici e sonniferi, può causare disturbi della memoria.
 

Esistono però alcuni meccanismi fisiologici che compensano questo decadimento:
alla nascita siamo dotati di una quantità di neuroni superiore al fabbisogno standard; questo eccesso di cellule compensa, almeno parzialmente, le perdite che avvengono con il passare del tempo.
Un altro meccanismo di compensazione è una sorta di mutuo soccorso per cui cellule nervose con funzioni differenti riescono a sopperire a danni prodotti in determinate aree del cervello.
   

In ogni caso è fondamentale esercitare la memoria e adottare strategie per stimolarla in modo efficace: l'abilità che non viene sfruttata, viene perduta.