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Cosa sono le macchie della pelle



Le discromie o macchie della pelle sono una modificazione del colorito cutaneo, che può essere circoscritta o diffusa. Il colore della cute dipende in primo luogo dalla melanina, un pigmento che è responsabile dei cinque colori base della pelle e dei capelli: nero, bruno, rosso, giallo, bianco (assenza di melanina). Altre due sostanze che contribuiscono al colorito cutaneo sono l'emoglobina ed i carotenoidi, pigmenti gialli prodotti dalle piante che si accumulano nell'epidermide e nel tessuto sottocutaneo.

Le modificazioni del colore della pelle sono legate nella maggioranza dei casi ad una alterata distribuzione della pigmentazione melanica e possono essere distinte in due grandi gruppi:

  • ipermelanosi o ipercromie caratterizzate da un incremento della melanina della cute;


  • ipomelanosi con riduzione o assenza del pigmento dalla cute.


Le ipermelanosi sono le macchie della pelle più comuni, di norma localizzate in specifiche zone cutanee e possono essere dovute sia ad un aumento del numero dei melanociti (cellule che producono la melanina) sia ad aumento della melanina prodotta (pigmento scuro prodotto dai melanociti) con normale numero dei melanociti.



Quali sono le cause delle macchie della pelle



Le cause delle ipermelanosi possono essere sia di natura genetica che ambientale. I fattori scatenanti più frequenti sono l'esposizione ai raggi ultravioletti (sia solari sia da sorgenti artificiali); l'assunzione di farmaci fotosensibilizzanti o fototossici; l'applicazione di cosmetici, profumi o cerette che generano in soggetti predisposti una iperpigmentazione post-infiammatoria; fattori ormonali, in particolare gli ormoni estrogeni e progesterone. L'ipermelanosi colpisce più frequentemente le donne in età feconda, poiché gli ormoni estrogeni e il progesterone giocano un ruolo importante in questa patologia. Non è dunque un caso che la maggior parte delle diagnosi di ipermelanosi avvenga in donne in terapia ormonale a scopo terapeutico o contraccettivo o nelle donne in gravidanza per le quali, in questo caso, si parla di «melasma gravidico» o «cloasma».

Le ipermelanosi più comuni sono le lentigo senili ossia delle macchie color bruno, spesso di forma rotondeggiante, che compaiono dopo i 40 anni legate ad una fotoesposizione cronica e il melasma, che si presenta con macchie brune non perfettamente simmetriche che interessano solitamente la regione centrofacciale prevalentemente il labbro superiore, gli zigomi e la fronte, talvolta naso e mento, molto spesso associate a gravidanza.  



Come curare le macchie della pelle?



La complessità delle cause delle macchie della pelle implica la necessità di eseguire una corretta diagnosi: è opportuno determinare la causa specifica e intraprendere la cura più adeguata ed efficace. Fondamentale è la visita dermatologica: lo specialista, dopo un attento esame clinico, individua la profondità del pigmento. Generalmente le macchie marroni o nere hanno una disposizione più superficiale del pigmento, cioè a livello dell'epidermide, mentre le macchie grigio blu sono dovute ad una disposizione più profonda del pigmento, a livello del derma. Maggiore è la profondità del pigmento, tanto più è difficoltosa l'eliminazione della macchia.



Come prevenire le macchie della pelle?



Il trattamento delle macchie cutanee è assolutamente legato all'adozione di misure preventive atte ad evitarne la comparsa o la loro accentuazione. E' quindi necessario utilizzare schermi solari con protezioni alte anche durante i mesi invernali ed evitare, quando possibile, terapie ormonali.



Quali sono i trattamenti possibili per le macchie della pelle?



Esistono numerose soluzioni per schiarire le macchie della pelle.

La terapia topica con creme a base di sostanze depigmentanti costituisce un trattamento efficace, in grado di garantire un buon risultato.

Il peeling chimico: un trattamento che consiste nell'applicazione di una o più sostanze chimiche che progressivamente schiariscono la lesione attraverso un'esfoliazione degli strati superficiali della pelle con stimolazione anche della componente dermica e un miglioramento generale della cute.

La crioterapia utilizza azoto liquido o protossido di azoto a temperature bassissime per creare un danno epidermico a livello della lesione provocando la formazione di bolle che dopo alcuni giorni vengono eliminate portando via anche la macchia.

La diatermocoagulazione a radiofrequenza è uno strumento elettrico che emana microonde ad alta frequenza, capaci di bruciare la pelle. Quando viene trattata la lesione, la parte superficiale della cute viene eliminata e con essa anche la macchia.

La terapia laser, che agisce in maniera selettiva sulla melanina.

La luce pulsata, chesi differenzia dalla luce laser, poiché si tratta di una luce non coerente con lunghezza d'onda variabile tra 515 a 1200 nm, quindi adattabile al bersaglio.  


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