Integratori per il Sistema Cardiovascolare


L'ipertensione o più correttamente ipertensione arteriosa, è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) o si rilassi (diastole) tra un battito e l'altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica. Viene considerata un'ipertensione se vi è una pressione costantemente pari o superiore ai 140/90 mmHg. L’ipertensione comporta un aumento di lavoro per il cuore

L'ipertensione viene classificata come primaria o come secondaria. Si parla di ipertensione primaria se vi è pressione alta senza evidenti cause mediche di base: ciò accade nel 90-95% dei casi; di ipertensione secondaria, se la causa è da ricercarsi in altre malattie che colpiscono i reni, le arterie, il cuore o il sistema endocrino: 5-10% dei casi.

L'ipertensione rappresenta un fattore di rischio per l'ictus, per l'infarto del miocardio, per l'insufficienza cardiaca, per gli aneurismi delle arterie, per la malattia arteriosa periferica ed è una causa della malattia renale cronica. Anche moderate elevazioni della pressione sanguigna arteriosa vengono associate ad una riduzione dell'aspettativa di vita. Cambiamenti nella dieta e nello stile di vita sono in grado di migliorare sensibilmente il controllo della pressione sanguigna e di ridurre il rischio di complicazioni per la salute. Tuttavia il trattamento farmacologico è spesso necessario in persone per le quali i cambiamenti dello stile di vita risultino inefficaci o insufficienti.


CENNI STORICI

Fu il medico William Harvey (1578-1657), a descrivere per primo la circolazione del sangue nel suo libro "De motu cordis". Mentre il sacerdote inglese Stephen Hales descrisse la prima misurazione della pressione arteriosa nel 1733.  Tuttavia l'ipertensione come entità clinica è nata nel 1896 con l'introduzione dello sfigmomanometro a mercurio, realizzato da Scipione Riva-Rocci, che ne permise la misurazione.

Storicamente il trattamento, l’ipertensione veniva chiamata la "malattia dal polso duro" e consisteva nel ridurre la quantità di sangue grazie alla pratica del salasso o mediante l'applicazione di sanguisughe.Nel corso del XIX e XX secolo, prima dell’introduzione dei farmaci per l’ipertensione, si utilizzavano tre rimedi, tutti caratterizzati da numerosi effetti collaterali: rigorosa restrizione di sodio nella dieta, simpaticectomia (ablazione chirurgica di alcune zone del sistema nervoso simpatico) e terapia pirogena (iniezione di sostanze che causano febbre e che indirettamente riducono la pressione sanguigna). Molti altri farmaci sono stati sviluppati dopo la seconda guerra mondiale, il più popolare e ragionevolmente efficace dei quali era il cloruro di tetrametilammonio e i suoi derivati. A partire dal 1958, con la scoperta dei primi farmaci a somministrazione orale ben tollerati, tra cui il clorotiazide e i diuretici tiazidici, si è avuto un notevole progresso.  



DIFFUSIONE

Dopo l’anno 2000, quasi un miliardo di persone nel mondo, circa il 26% della popolazione adulta, soffre di ipertensione. L’ipertensione è diffusa sia nei paesi industrializzati (333 milioni) che in quelli in via di sviluppo (639 milioni).  L'ipertensione è più frequente negli uomini (ma la menopausa tende a diminuire questa differenza) e negli individui di basso status socio-economico. La diffusione dell'ipertensione nei giovanissimi è in aumento: l'ipertensione infantile è di tipo secondario, dovuta ad una malattia di base, mentre quella tra gli adolescenti è di tipo primario.  


CAUSE

La pressione sanguigna aumenta con l'invecchiamento e il rischio di diventare ipertesi in età avanzata è notevole. L'ipertensione primaria è il risultato di una complessa interazione fra geni e fattori ambientali.

Tra i fattori ambientali ed inerenti allo stile di vita che influenzano la pressione sanguigna: il contenuto di sale nella dieta, la mancanza di attività fisica, l’eccesso di peso, l’assunzione di alcool. L'insulino resistenza, che è comune nell'obesità è una componente della sindrome metabolica che viene ritenuta una possibile concausa all'ipertensione.

L'ipertensione secondaria è dovuta a una causa identificabile. La malattia renale è la causa più comune, ma anche disfunzioni endocrine, come la sindrome di Cushing, l'ipertiroidismo, l'ipotiroidismo, l'acromegalia, la sindrome di Conn o iperaldosteronismo, l'iperparatiroidismo e il feocromocitoma. Altre cause dell'ipertensione secondaria sono l'obesità, l'apnea notturna, la gravidanza, la coartazione dell'aorta...  



SINTOMI E RISCHI

Raramente l'ipertensione viene accompagnata da sintomi e la sua identificazione avviene solitamente attraverso lo screening. Mal di testa e vertigini possono accompagnare l’ipertensione secondaria.

I disturbi provocati dall'ipertensione gravano sugli organi vitali: cervello, cuore, retina, vasi arteriosi e rene.

Per quanto riguarda il cuore, in un primo tempo si ha ipertrofia concentrica del ventricolo sinistro, in seguito il ventricolo sinistro si dilata e sopraggiunge l'ipertrofia eccentrica, con possibile scompenso emodinamico. Inoltre l'aumento della massa cardiaca espone a maggior rischio di ischemia cardiaca e morte cardiaca improvvisa.

La sclerosi vasale, microaneurismi con possibile rottura ed emorragia intracranica, mal di testa, vertigini, sincope, sono tutte complicanze che possono occorrere al sistema nervoso centrale in seguito all'ipertensione. Anche la vista può risentire di condizione ipetensiva a lunga durata, con effetti sulla retina quali: restringimento e sclerosi arteriolare diffusa, con aree ischemiche, microaneurismi e dilatazione capillare.

Gli effetti sui reni possono essere vari: progressiva sclerosi dei vasi intrarenali con diminuzione della filtrazione glomerulare e conseguente riduzione della funzionalità dell'organo, fino all'insufficienza renale. Mentre i vasi arteriosi possono andare incontro a aterosclerosi e microaneurismi.

 



PREVENZIONE E TRATTAMENTO


Il trattamento per l'ipertensione è identico ai cambiamenti dello stile di vita raccomandati a scopo preventivo e comprende: cambiamenti nella dieta, in particolare riduzione di sodio e alcool,  esercizio fisico e perdita di peso. Queste accortezze sono in grado di ridurre la pressione sanguigna in chi soffre di ipertensione. Se l'ipertensione è elevata i cambiamenti dello stile di vita possono essere combinati a farmaci antipertensivi, rigorosamente sotto controllo medico.

 
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato l'ipertensione come la principale causa di mortalità cardiovascolare:  l’ipertensione primaria rappresenta uno dei principali fattori di rischio di malattia cardiovascolare che a sua volta costituisce la causa principale di mortalità nel paziente adulto. Ma l'ipertensione è anche il più importante fattore di rischio prevenibile di morte in tutto il mondo. Prevenzione che, lo ricordiamo, passa in primis, da un corretto stile di vita.