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L'esposizione al litio dopo il primo trimestre di gravidanza ha dimostrato essere associata ad un rischio elevato di malformazioni fetali, come pubblicato su The Lancet Psychiatry.
 
Il 7,4% in più di feti esposti al litio durante il primo trimestre di gravidanza ha avuto gravi malformazioni, e anche il rischio di riammissione ospedaliera neonatale è aumentato del 27,5%. I rischi di malformazione congenita esaminati comprendevano difetti cardiaci e complicazioni della gravidanza in una meta-analisi dei dati raccolti da 727 gravidanze esposte al litio che sono stati confrontati con 21.397 gravidanze di controllo in madri con disturbi dell'umore che non assumevano litio. I dati sono stati raccolti da Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Sono stati misurati le riammissioni ospedaliere neonatali entro 28 giorni dalla nascita.

 
Ai pazienti con disturbo bipolare è regolarmente prescritto il litio come trattamento di prima linea, poiché aiuta a prevenire la depressione grave e la mania. Mentre il disturbo bipolare è più spesso trattato con farmaci antipsicotici piuttosto che con il litio negli Stati Uniti.
 

Le donne in gravidanza o in cerca di concepimento dovrebbero essere informate dei potenziali rischi se stanno assumendo litio. Esiste anche un rischio molto alto di ricaduta per la malattia mentale durante la gravidanza e nei periodi post parto, che le donne bipolari devono prendere in considerazione. Il litio è noto ridurre le recidive durante i periodi perinatali, importanti considerazioni cliniche devono essere prese per quanto riguarda l'abbassamento della dose, il riavvio dopo il primo trimestre o il riavvio dopo la gravidanza per la sicurezza del bambino e della madre.

Fonte: Worldhealth

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