Con la minaccia mondiale di diffusione del virus Ebola, vi è la necessità di capire quali sono i rischi e le modalità per tutelarsi dal contagio. Sicuramente grande importanza nella lotta all’Ebola (e a tutti i virus) ha il sistema immunitario del corpo, ed è di primaria importanza rafforzare la sua risposta per avere le migliori possibilità di combattere con successo un'infezione. Vediamo in che modo.

 
Per migliorare il sistema immunitario è necessario è possibile lavorare innanzitutto con ciò che la natura offre: alimenti che hanno forti proprietà antibatteriche e antivirali, assumendoli regolarmente.

Alimenti antibatterici:

aglio
cipolla
curcuma
zenzero
limone
caienna
menta piperita
cannella
chiodi di garofano
mirtillo rosso
calendola
echinacea
oregon uva radice
goldenseal
radice di altea
uva

Erbe antivirali:

una de Gato (uncaria)
pau d'Arco
astragalo
sambuca
melissa
radice di liquirizia
foglia d'oliva
olio di origano


La maggior parte di questi alimenti possono essere utilizzati in molti modi diversi per la preparazione dei pasti quotidiani, ma il modo più potente per ricevere i loro benefici attraverso capsule, tisane, oli essenziali e succhi di frutta, contenenti una buona percentuale di principio attivo.



Insieme a questi alimenti ed erbe, è importante considerare tutte le sostanze che aiutano a rafforzare il sistema immunitario, come ad esempio:

vitamina C
vitamina D
zinco
probiotici



Un altro fattore molto importante per il benessere del sistema immunitario è quello di limitare l’assunzione di cibi/smettere comportamenti che deprimono l’organismo e il sistema immunitario stesso:

zucchero (particolarmente raffinato)
alcool
latticini
mais, soia e grano (glutine)
cibi idrogenati
proteine ​​animali in eccesso
farina in eccesso
alimenti altamente trasformati
stress cronico
eccessiva esposizione a campi elettromagnetici
inquinamento



A prescindere dal virus dell’ Ebola, per cui non esiste al momento una cura certa, investire nel vostro sistema immunitario rappresenta sempre la migliore linea d'azione.
 
 
 
Fonte: Worldhealth