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La riduzione sei fattori di rischio per la salute potrebbe evitare 37 milioni di morti per malattie croniche in 15 anni.
 
Ridurre o contenere sei fattori di rischio: l'uso di tabacco, il consumo di alcool, l'assunzione di sale, l’ ipertensione arteriosa, l’elevata glicemia e l'obesità - potrebbe prevenire più di 37 milioni di morti premature in 15 anni in tutto il mondo, riducendo le quattro principali malattie non trasmissibili (MNT): malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, tumori e diabete, che sono causa ogni anno di numerosi decessi.

E’ quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata su The Lancet.

Viceversa, i risultati indicano che il non raggiungimento di questi obiettivi si tradurrebbe in 38,8 milioni di decessi nel 2025 per le quattro principali malattie non trasmissibili, 10,5 milioni di decessi in più rispetto ai 28,3 milioni morti nel 2010: il 25%  in più rispetto al 2010.

Questo è il primo studio ad analizzare l'impatto che la riduzione dei fattori di rischio a livello globale avrebbero nel ridurre le morti premature per malattie non trasmissibili.

Utilizzando i dati a livello nazionale sui decessi e i fattori di rischio e modelli epidemiologici, il professor Majid Ezzati dell'Imperial College di Londra, Regno Unito, e colleghi hanno stimato il numero di morti che potrebbero essere evitate tra il 2010 e il 2025, riducendo il peso di ciascuno dei sei fattori di rischio concordati.

  
Nel complesso, i risultati suggeriscono che il raggiungimento degli obiettivi per tutti i fattori di rischio a sei ridurrebbe il rischio di morire prematuramente dai quattro principali malattie non trasmissibili del 22% negli uomini e del 19% per le donne nel 2025, rispetto al 2010 . In tutto il mondo, questo miglioramento è equivalente a ritardare o prevenire almeno 16 milioni di morti in persone di età 30-70 anni e 21 milioni in quelle di età  superiore a 70 anni.

Gli autori prevedono che i maggiori benefici verranno dal ridurre la pressione alta e l'uso del tabacco.
Essi calcolano che una ambiziosa riduzione del 50% nella prevalenza del fumo entro il 2025, ridurrebbe il rischio di morire prematuramente di oltre il 24% negli uomini e del 20% nelle donne .

Secondo il professor Ezzati "La
maggior parte dei benefici si vedrà in individui a basso reddito e medio reddito: in questi paesi potrebbero essere prevenute ben 31 milioni di morti "

 
Fonte: Worldhealth
 

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