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Praticamente tutti gli alimenti possono creare intolleranze e allergie.

Due sono i principali fattori che possono scatenarle:

• una predisposizione generica legata al genotipo (cioè al patrimonio ereditario di quella persona), che vede la sensibilità dei leucociti alle lectine di quel tipo particolare di nutriente;  • l’assunzione troppo frequente, senza intervalli, di quel cibo. Ad es. chi consuma pasta e pane tutti i giorni, in abbondanza; o a chi mangia pomodori tutto l’anno; o a chi assume notevoli quantità di latte...
Le allergie sono sempre precedute da una o più intolleranze, che creano lo stato infiammatorio. È impossibile ridurre o eliminare le allergie senza identificare quali sono le intolleranze alimentari che sono a monte del fenomeno allergico. Le allergie alimentari sono abbastanza rare, a differenza delle intolleranze.      

Allergie e intolleranze più diffuse:

• latte e latticini;
• uova;
• arachidi;
• pesci e molluschi conchigliati;
• soia;
• frumento (l’allergia al frumento è diversa dal morbo ciliaco, più grave e che si estende a tutti i cereali con glutine);
• noci e semi oleosi vari.
     


Come si affrontano le intolleranze/allergie: 


• Identificare le sostanze che destano intolleranza
• Eliminarle dalla dieta per un tempo sufficiente
• Riallenare l’organismo a tollerare le sostanze senza reazioni gravi


Come identificare le sostanze che creano intolleranze/allergie:

• Astinenza (meglio con un digiuno). Seguita da:
• provocazione controllata e ripetuta a distanza
• esami ospedalieri convenzionali
• esami non convenzionali
• energetici (vega e derivati, electroagopuntura secondo Voll e DRIA TEST)
• citotossici

Come eliminazione la reazione a intolleranze/allergie: Digiuno a sola acqua per qualche giorno. È il modo più efficace e rapido, con poche controindicazioni, oppure una dieta a bassi allergeni per un tempo adeguato:  

• Riso o quinoa e verdure tollerate (biete, zucchini, zucca, tacchino, carne magra di manzo, ecc.)
• Abolizione completa di:
 

• frumento
• latticini
• lieviti
• pesce
• uova
• frutti oleosi
• additivi alimentari
 

Come riallenare l’organismo a seguito di intolleranze/allergie:

Non è sempre possibile far accettare all’organismo, dopo un periodo di astinenza, sostanze che avevano scatenato risposte immunitarie forti. Ma in molti casi è possibile, ricordando però che i cibi che hanno provocato intolleranze rimarranno sostanze “sospette”: da reintrodurre gradualmente e da consumare (per sempre!) in modo saltuario e limitato. Come procedere?

Dopo un periodo sufficiente di riposo, più breve per le intolleranze, molto più lungo per le allergie si può provare a reintrodurre
piccole quantità (per es. 60 gr. di pasta o mezza pizza, per chi ha avuto intolleranza al grano) dei cibi a cui si è risultati intolleranti una volta alla settimana, con queste modalità:
• uno per gruppo di alimenti. Per gruppo si intendono alimenti affini. (es. nel gruppo del frumento vi è il grano kamut, il farro e altri cereali affini. Nel gruppo dei fagioli vi sono anche gli altri legumi ecc..) • non più di due alimenti di gruppi diversi alla settimana, a due-tre giorni di intervallo. E’ probabile che ci sia qualche piccola reazione al cibo: è normale, l’organismo deve riabituarsi. Ma se le reazioni fossero più forti, quando torneremo a consumare quel cibo dobbiamo prenderne quantità inferiori ed eventualmente più dilazionate nel tempo. È consigliabile concordare con il nutrizionista/medico un piano dettagliato di reintroduzione. Non sottovalutiamo questa fase della terapia, che è ancora più importante del periodo di astinenza dai nutrienti che hanno indotto intolleranza/allergia. Accelerare troppo questa fase o sottovalutarla ha portato molti al fallimento di tutta la terapia di uscita dalle intolleranze, creando sfiducia.

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