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Il ruolo giocato dalle variabili emotive è stato analizzato da un gruppo di ricerca per prevedere la possibilità di soffrire di un disturbo alimentare in uno studio su ruolo dei predittori e profili emotivi.

Ruolo del predittore e profili emotivi si focalizzano su 2 obiettivi: scoprire come determinate variabili emotive giocano un ruolo nello sviluppo dei disturbi alimentari e acquisire maggiori conoscenze sui profili emotivi sia per le donne che per gli uomini, sul rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Sono state specificate le seguenti variabili emotive: la frequenza delle emozioni negative e positive, la bassa autostima, l'ansia, l'influenza della dieta, del peso e della forma del corpo sullo stato emotivo; attitudine negativa all'espressione emotiva, alessitimia, percezione negativa delle emozioni, modo di controllare le emozioni negative, incapacità di identificare le emozioni ed esprimerle; necessità di controllo.
 
Questo studio ha arruolato 433 partecipanti femminili, 143 dei quali soffrivano di una sorta di disturbo alimentare e 145 erano a rischio di svilupparne uno. In generale, i risultati hanno mostrato che la maggior parte delle variabili citate potrebbe essere utilizzata come predittiva di rischio di sviluppare e / o di soffrire di disturbi alimentari. Il maggiore rischio di sviluppare un disturbo alimentare si è riscontrato quando lo stato emotivo della persona è eccessivamente influenzato dalla dieta, dall'aspetto personale come forma e peso corporeo, dalla bassa autostima, quando in situazioni di ansia le emozioni non sono espresse, e quando si ha la tendenza ad agire in modo impulsivo. I risultati hanno importanti implicazioni per lo sviluppo di programmi di prevenzione.
 
I disordini alimentari sono una malattia grave e diffusa che può avere conseguenze gravi socialmente, fisicamente e psicologicamente, e talora anche mortali. Molti studi sono stati condotti per cercare di scoprire i fattori coinvolti nello sviluppo di questi disturbi, i ruoli svolti dalle variabili emotive all'esordio non sono stati osservati a sufficienza.     

Fonte: Basque Research


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