Integratori di magnesio


Il magnesio è un elemento chimico con simbolo Mg e numero atomico il 12. E' l'ottavo elemento più abbondante sulla terra: costituisce circa il 2% della crosta terrestre, inoltre è il terzo per abbondanza tra gli elementi disciolti nell'acqua marina. In natura il magnesio non esiste allo stato libero, ma si trova complessato con altri elementi.

Il nome “magnesio” prende origine dalla parola greca che indica una prefettura della Tessaglia chiamata Magnesia: qui il termine veniva in passato attribuito dagli alchimisti a numerose sostanze, simili per consistenza e colore, estratte nel territorio. Joseph Black, in Inghilterra, riconobbe il magnesio come elemento nel 1755.  

Magnesio nel nostro corpo:

 
Il contenuto corporeo di magnesio nell'organismo adulto è di 20 - 28 g circa: il 60% è presente nelle ossa, il 39% nei comportamenti intracellulari e circa l'1% nei liquidi extracellulari.
L’apporto quotidiano raccomandato di magnesio per un adulto è di 350 mg per gli uomini e 300 mg per le donne (Lichton, 1989), dose aumentabile fino a 450 mg nel periodo di gravidanza e allattamento. Il magnesio è responsabile di molti processi metabolici essenziali, come la formazione dell’urea, la trasmissione degli impulsi muscolari, la trasmissione nervosa e la stabilità elettrica cellulare.

Magnesio negli alimenti:


Il magnesio è contenuto in molti prodotti alimentari, come i cereali (soprattutto integrali), le noci (160 mg per 100 grammi di prodotto), mandorle (200 mg) arachidi (120 mg), miglio e grano saraceno (120÷140 mg), cacao (400 mg), germe di grano, lenticchie e le verdure verdi, ma anche nelle carni, nei farinacei e nei prodotti lattiero-caseari. La cottura dei cibi riduce sensibilmente la disponibilità di magnesio negli alimenti. Esistono acque minerali particolarmente ricche in sali di magnesio.

Carenza di magnesio:
 

Data la diffusa presenza di magnesio negli alimenti e l'elevata efficienza della ritenzione di magnesio da parte del rene, non si conoscono casi di carenza alimentare spontanea di magnesio. Stati di deficienza di magnesio sono stati indotti solo in maniera sperimentale con assunzione controllata di magnesio, o possono incontrarsi in casi di patologia gastroenteriche. La mancanza di magnesio nell'organismo può portare a nausea e vomito, diarrea, ipertensione, spasmi muscolari, insufficienza cardiaca, confusione, tremiti, debolezza, cambiamenti di personalità, apprensione e perdita della coordinazione. La deficienza di magnesio si manifesta con alterato metabolismo del calcio, del sodio e del potassio.

Tossicità del magnesio:

L'ingestione di elevate quantità di magnesio (3 - 5 g) provoca diarrea, ma in presenza di una funzione renale normale non si manifestano né ipermagnesiemia né dannosi effetti sistemici. Una ipermagnesemia può invece essere indotta in soggetti con compromissione della funzione renale. L'ipermagnesemia si manifesta inizialmente con nausea, vomito e ipotensione; successivamente compaiono bradicardia, vasodilatazione cutanea, anomalie elettrocardiografiche, iporeflessia e depressione del sistema nervoso centrale, per arrivare infine a depressione respiratoria, coma e arresto cardiaco.  



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