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Scelte alimentari sane condotte per tutta la vita o anche solo a partire dalla mezza età possono prevenire la demenza negli anni successivi. E' quanto emerge da una tesi di dottorato pubblicata presso l'Università della Finlandia orientale.
    I risultati hanno mostrato che coloro che hanno adottato una dieta più sana all'età media di 50 avevano un rischio di quasi il 90% inferiore di demenza rispetto a coloro che praticavano una dieta meno sana. Lo studio è stato il primo al mondo ad indagare il rapporto tra una dieta sana già nel mezza età e il rischio di sviluppare demenza più tardi.

I ricercatori hanno valutato il legame tra dieta e demenza utilizzando un indice di sana alimentazione basato sul consumo di una varietà di alimenti: ortaggi, frutta, pesce, grassi insaturi dai prodotti lattiero-caseari...erano alcuni dei componenti sani, mentre salsicce, uova, dolci, bevande zuccherate, grassi saturi dai prodotti lattiero-caseari... sono stati indicati come malsani.

Precedenti studi sulla dieta e la demenza si sono concentrati principalmente sull'impatto delle singole componenti della dieta. «Ma la dieta di nessuna persona è basata su un singolo alimento, e ci possono essere interazioni tra sostanze nutritive. Dunque ha più senso guardare l'intero modello alimentare", dice Marjo Eskelinen, che ha presentato i risultati della sua tesi di dottorato.


L'impatto dei grassi alimentari sulle prestazioni cognitive e il rischio di demenza è stato studiato anche separatamente. Un elevato consumo di grassi saturi è legato alle funzioni cognitive inferiori e memoria più povera e ad un aumentato rischio di decadimento cognitivo lieve. È stato anche dimostrato che un consumo di grassi saturi superiore è stato associato ad un aumentato rischio di demenza tra coloro che hanno un fattore di rischio genetico della malattia di Alzheimer.
 


Fonte: Worldhealth


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